Having concluded that gnolls, at least in
their most canine form, may well fit among Warhammer Old World beastmen, I
gradually came up with the idea of creating a band of dogmen, who engage in
raids in the Empire.
I have not yet wanted / been
able to start painting the dogmen I currently have, both because I would like
to create a larger band and because I am progressively buying all the materials
necessary for the hobby after many years of interruption. Nevertheless, since a
very fascinating part of this activity for me is also reflecting on the
Warhammer lore and on how what I paint can be adapted to it, I have decided to work
out in the meantime a more precise identity for my gang, especially as it is
composed entirely of a variety of beasts almost ignored compared to goat/cattle beastmen.
From some research on the
web it emerged that the origin of the name of the D&D gnolls is a 1912
short story by Lord Dunsany (Edward Plunkett), "HOW NUTH WOULD HAVE PRACTISED
HIS ART UPON THE GNOLES" (available online here), which tells of a
burglar, Mr. Nuth precisely, who together with his assistant ventures into the wood
of the gnoles to steal their gemstones. However, the gnoles, who had spied on
the two intruders through holes in the trees, kidnap the unfortunate
apprentice, while Nuth runs away empty-handed. Nothing, apart from the name, is
related to these gnoles who live in the woods in a tall house and who extract
emeralds from the underground with the hyeniform gnolls of D&D and the
subsequent fantasy tradition.
Indeed, Lord Dunsany did not describe either the
physical appearance of the gnoles or the precise end of Nuth's assistant and an idea of how gnoles might
have been conceived is provided by the illustration accompanying the tale.
Because of this vagueness, a later story, clearly inspired by the first and written in 1951
by Margaret St. Clair, felt free to describe the gnoles as shapeless beings
with many eyes, tentacles instead of arms and explicitly anthropophagous.
In fact, at first even the
creators of D&D had conceived in 1974 their gnolls not as hyena-men, but as
"a cross between Gnomes and Trolls", simply taking a cue from the
name "gnoll" ("Monsters&Treasure, p. 8, with figure at p. 10, available here). A few years later, in 1981, among the Fantasy Tribes of the
Citadel miniatures there were also gnolls (which would later be transformed
into goblins) as can be seen from that year's blue catalogue (p. 11), available online at Stuff. of Legends. These are a couple of photos taken from a review as
complete as possible of the Lost Minis Wiki.
To what extent these
Citadel gnolls were heavily inspired by the D&D's Monster manual was the
subject of a discussion on the "Lead Adventure Forum" (see here).
However, already in 1977 in AD&D 's Manual (p. 46, available in pdf at the following link) there had been a radical change and the gnolls
would have taken on the completely different beastly physiognomy that has now
become the standard one.
This physiognomy would then materialize in a new series of Citadel miniatures sculpted in 1985 by Jes Goodwin, as mentioned in the previous post. I also report here an image
of another contemporary Citadel miniature inserted in the AD&D Dungeon
monsters box (see here), which closely follows the illustration in the AD&D
Manual.
All the
evolution of gnolls, from the gnoles of 1912 to the current anthropomorphic
hyenas can be found in more detail in Paul Haynie's book, "A Brief History
of Gnolls: Anthropophagy and Emeralds from Wales to Winsconsin and Beyond" (2nd edition 2016) - the same author has also wrote an online article about it: "Gnoll
History Rewrite". For a very precise (and ironic) explanation of the development of gnolls within D&D / AD&D you can
consult this link instead.
I was fascinated by the
attempts to find iconographic and narrative inspiration for the world of Warhammer
and its miniatures even in real historical periods, as Jaeckel Alone has been
doing lately for his mercenary dwarves inspired by the 15th century Swiss
Confederate army (see the latest posts of his blog). I therefore decided to
give a greater depth to my band of raiders, accumulating different references,
coming from history, literature and folklore, which give a very particular
aspect to the miniatures and their bases, and that somehow takes into account
the evolution of these fantasy characters. ______________________________________________________________________
Avendo concluso che gli gnoll, almeno nella loro forma più canina, possono ben inserirsi tra gli uomini bestia del Vecchio Mondo di Warhammer, ho gradualmente concepito l'idea di creare una banda di uomini cane, impegnati a condurre incursioni nell'Impero.
Non ho ancora voluto/potuto iniziare a dipingere gli uomini cane che attualmente ho, sia perché vorrei creare una banda più numerosa sia perché sto progressivamente acquistando tutti i materiali necessari all'hobby dopo molti anni di interruzione. Ciononostante, visto che una parte per me molto attraente di questa attività è anche riflettere sulla saga di Warhammer e su come ciò che dipingo si può inserire in essa, ho deciso di elaborare nel frattempo un'identità più precisa per la mia banda, tanto più che è composta interamente da una varietà di bestie quasi ignorata rispetto agli uomini bestia caprini/bovini.
Da qualche ricerca sul web è emerso che all'origine del nome degli gnoll di D&D vi sarebbe un racconto del 1912 di Lord Dunsany (Edward Plunkett), "HOW NUTH WOULD HAVE PRACTISED HIS ART UPON THE GNOLES" (disponibile online qui), che narra di uno scassinatore, il signor Nuth appunto, che assieme al suo assistente si avventura nel bosco degli gnoli per rubare le loro pietre preziose. Gli gnoli tuttavia, che avevano spiato i due intrusi attraverso buchi negli alberi, rapiscono il malcapitato apprendista, mentre Nuth se ne scappa a mani vuote. Nulla, a parte il nome, apparenta questi gnoli che vivono nel bosco in un'alta casa e che estraggono smeraldi dal sottosuolo con gli gnoll ieniformi di D&D e della successiva tradizione fantasy.
Anzi, Lord Dunsany non descrisse nè l'aspetto fisico degli gnoli nè la fine precisa dell'assistente di Nuth, e un'idea di come gli gnoli potevano essere concepiti la fornisce l'illustrazione che accompagnava il racconto. A causa di questa vaghezza, un racconto successivo, chiaramente ispirato al primo e scritto nel 1951 da Margaret St. Clair, si sentì libero di descrivere gli gnoli come esseri informi con molti occhi, tentacoli al posto delle braccia ed esplicitamente antropofagi.
Infatti in un primo momento anche i creatori di D&D avevano concepito nel 1974 i loro gnoll non come uomini-iena, bensì come "un incrocio di gnomi e troll", prendendo semplicemente spunto dal nome "gnoll" ("Monsters&Treasure, p. 8, con fig. a p. 10, disponibile qui). Pochi anni dopo, nel 1981, tra le Fantasy Tribes delle miniature Citadel erano apparsi anche degli gnoll (che sarebbero poi stati trasformati in goblin), come si vede dal catalogo blu di quell'anno (p. 11), disponibile online su Stuff of Legends. Queste sono un paio di foto tratte da una rassegna il più possibile completa di Lost Minis Wiki.
Fino a che punto questi gnoll Citadel fossero latamente ispirati al Manuale dei mostri di D&D è stato oggetto di una discussione su "Lead Adventure Forum" (vedi qui). Comunque, già nel 1977 nel Manuale AD&D (p. 46, disponibile in pdf al seguente link) c'era stato un radicale cambiamento e gli gnoll avrebbero assunto la fisionomia bestiale completamente diversa che è oggi diventata quella standard.
Questa fisionomia si sarebbe poi tradotta in una nuova serie di miniature Citadel scolpita nel 1985 da Jes Goodwin, come detto nel post precedente. Riporto qui anche l'immagine di un'altra miniatura Citadel contemporanea ed inserita nel AD&D Dungeon monsters box (cf. qui), che segue molto da vicino l'illustrazione del Manuale AD&D.
Tutta l'evoluzione degli gnoll, dagli gnoli del 1912 fino alle attuali iene antropomorfe può essere trovata con maggiori dettagli nel libro di Paul Haynie, "A Brief History of Gnolls: Anthropophagy and Emeralds from Wales to Winsconsin and Beyond" (2a edizione 2016) - il medesimo autore ha scritto anche un articolo online in merito: "Gnoll History Rewrite". Per un'esposizione molto precisa (ed ironica) dello sviluppo degli gnoll all'interno di D&D/AD&D si può invece consultare questo link.
Sono rimasto affascinato dai tentativi di trovare ispirazione iconografica e narrativa per il mondo di Warhammer e le sue miniature anche in reali periodi storici, come ultimamente sta facendo Jaeckel Alone per i suoi nani mercenari ispirati all'esercito confederato svizzero del XV sec. (vedi gli ultimi post del suo blog) Ho deciso quindi di dare un maggiore spessore alla mia banda di razziatori, cumulando riferimenti diversi, provenienti dalla storia, dalla letteratura e dal folklore, che diano un aspetto molto particolare alle miniature e alle loro basi, e che tenga in qualche modo conto dell'evoluzione di questi personaggi fantasy.